Trasporti internazionali. COVID-19. Aggiornamento 29 Aprile 2020.

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Trasmettiamo di seguito la situazione aggiornata nei vari Paesi di maggiore interesse per l’autotrasporto nazionale.

Turchia

27.4.2020

Il MIT ha informato che la Circolare del Ministero degli Interni turco del 9/4/2020 relativa al trasporto internazionale di merci è stata modificata il 27/04/2020. Di conseguenza:

  • se vengono rilevati sintomi di malattia, verranno condotti controlli sanitari sui conducenti. I conducenti stranieri non potranno entrare in Turchia; i conducenti turchi saranno soggetti a quarantena.
  • se non vengono rilevati i sintomi della malattia:

– per il transito (si applica la stessa prassi attuale): i veicoli in transito attraverso la Turchia saranno dotati di sistema di localizzazione dei veicoli (GPS) e potranno entrare in Turchia e uscire entro 24 o 36 ore, in base alla distanza dalla frontiera d’ingresso. Questo periodo potrebbe essere prolungato fino a 48 ore tenendo conto delle condizioni stradali/meteorologiche. I veicoli in transito useranno le rotte, le stazioni/le stazioni di parcheggio designate.

– per le operazioni di trasporto da/per la Turchia: i conducenti stranieri potranno entrare in Turchia senza attendere un periodo di quarantena di 14 giorni a condizione che si impegnino a uscire dalla Turchia entro 72 ore (il periodo di 72 ore può essere prorogato di 24 ore in base alle condizioni della strada/condizioni meteorologiche/doganali). I conducenti turchi saranno in grado di lasciare la Turchia senza attendere 14 giorni. Sarà data priorità al trasporto di medicine, forniture mediche e prodotti alimentari urgenti per la Turchia.

  • restrizioni relative ai valichi di frontiera con Iran e Iraq (il traffico non è consentito, solo i conducenti di nazionalità straniera potranno uscire dai suddetti valichi di frontiera a condizione che non vengano riammessi).
  • le operazioni Ro-Ro vengono eseguite senza conducente (sono ammessi solo semirimorchi e rimorchi).

Slovenia

27.4.2020

Sono stati istituiti quattro punti di controllo nell’area di confine dei collegamenti stradali con la Repubblica Italiana, presso i seguenti valichi di frontiera: Sant’Andrea / Vrtojba, Fernetti / Fernetiči, Pese / Krvavi potok (aperto solo dalle 05:00 alle 23:00, unico valico attraversabile anche a piedi), Rabuiese / Škofije.Inoltre, a partire dal 20 aprile, al fine di favorire transiti più veloci ai valichi di frontiera transitabili ed una riduzione delle code dal lato italiano, ai camion in ingresso in Slovenia dall’Italia saranno fornite indicazioni circa il percorso cui attenersi in relazione alla loro destinazione e le aree di rifornimento e sosta consentite.

Dal 21 aprile è aperto provvisoriamente, fino al 21 maggio,  il valico di confine del Passo del Predil, nei pressi di Tarvisio. Il valico provvisorio sarà aperto tutti i giorni dalle 6.00 alle 9.00 e dalle 15.00 alle 18.00, salvo la domenica e i giorni festivi. Da tale valico è consentito il transito solo di alcune categorie di viaggiatori.

Dal 23 aprile è aperto il valico di controllo di Rateče/Fusine, in provincia di Udine. Il passaggio del confine è consentito ai lavoratori transfrontalieri ed a coloro che dispongano di una certificazione della comunità locale che giustifica la necessità di transitare il confine di Stato ai fini dello svolgimento urgente di attività economiche o agricole.

Per le persone in ingresso prive di sintomi, sia cittadini sloveni che stranieri, è disposta la quarantena obbligatoria, ridotta da 14 a 7 giorni a partire dal 14 aprile, mentre per chi manifesta sintomi da contagio COVID-19 è previsto l’immediato isolamento. Durante questo periodo è possibile essere sottoposti al test per il coronavirus. Ai viaggiatori che non sono in grado di specificare l’indirizzo al quale trascorreranno il periodo di quarantena, sarà rifiutato l’ingresso in Slovenia. Le nuove disposizioni non si applicano ai lavoratori giornalieri, agli autotrasportatori ed alle persone in transito.

Marocco

27.04.20

Al fine di contenere l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, il Marocco ha prorogato lo stato di emergenza sanitaria fino al 20 maggio, adottando varie misure di contenimento quali l’obbligo di indossare mascherine di protezione all’esterno della propria abitazione, con pene per i trasgressori che possono variare da un periodo di detenzione da uno a tre mesi ad una multa in denaro tra i 300 MAD (circa 30€) ed i 1300 MAD (circa 130€); l’interruzione di tutti i collegamenti con l’estero, tra cui la sospensione di quelli aerei fino al 31 maggio (salvo operazioni speciali di rimpatrio, i voli commerciali in vendita online non dovrebbero operare); la sospensione di tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato interurbano; coprifuoco notturno dalle ore 19.00 alle ore 5.00 durante il Ramadan ed interdizione assoluta agli spostamenti (in tale fascia oraria non varranno gli attestati di cui sopra), salvo che per urgenze mediche e per coloro che sono impiegati in attività vitali ed essenziali.  Si raccomanda ai connazionali in Marocco di attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie locali, di consultare regolarmente il sito del Ministero della Salute marocchino (www.sante.gov.ma) ed il portale web dedicato (http://www.covidmaroc.ma/pages/Accueil.aspx), nonché di seguire i media locali per tutti gli aggiornamenti sulla situazione sanitaria nel Paese. Il Ministero della Salute marocchino ha attivato il numero verde 141, dedicato esclusivamente a coloro che presentano sintomi riconducibili al COVID-19. Un altro numero verde 00212801004747 (0801004747 se si chiama dal Marocco) è stato istituito per fornire consigli ed informazioni sull’epidemia e sulle procedure da seguire per segnalare un caso sospetto.

Albania

24.04.20

Al fine di prevenire la diffusione del COVID-19, le Autorità dell’Albania hanno dichiarato lo stato di calamità naturale fino al 23 giugno 2020 e disposto, a partire dal 10 marzo, il blocco totale dei collegamenti aerei e marittimi da/per l’Italia. Dalle 23.59 di domenica 15 marzo, inoltre, ogni ingresso via terra in territorio albanese è chiuso ai viaggiatori che arrivano in autobus o automobile dal Montenegro, Kosovo, Macedonia del Nord e Grecia.

I confini via terra restano aperti solo per il trasporto delle merci.

Repubblica Ceca

24.04.20

Chiunque rientri in Repubblica Ceca (cittadini cechi e stranieri) deve sottoporsi a una quarantena obbligatoria di 14 giorni disposta dalle autorità sanitarie. Eccezioni sono previste solo per presenze all’estero per le quali sia possibile comprovare una durata inferiore alle 24 ore, per chi provi di essere stato sottoposto a test negativo negli ultimi 4 giorni, oltre che per autisti del trasporto merci, autisti e equipaggi dei servizi sanitari di trasporto e piloti di aerei da trasporto. E’ ripristinata la libera circolazione nel Paese. In generale, il Governo ceco raccomanda di limitare i contatti tra persone al minimo.

Non sono al momento richieste autocertificazioni da tenere con sé. La validità di passaporti, carte d’identità e patenti di guida che scadrebbero durante lo stato di emergenza è stata estesa fino alla fine dell’emergenza stessa. Per maggiori informazioni si raccomanda di consultare il sito web dell’Ambasciata d’Italia a Praga, www.ambpraga.esteri.it. Per coloro che si trovano nel Paese l’Istituto nazionale della Salute della Repubblica Ceca consiglia, in caso di presenza di sintomi sospetti (febbre oltre i 38 gradi, significativi disturbi respiratori) di rivolgersi per informazioni al seguente numero: +420 733 673 900.

Croazia

23.4.2020

E’ vietato attraversare la frontiera croata in entrambi i sensi. Eccezioni sono concesse, sempre nel rispetto delle misure sanitarie previste, a seconda del Paese di provenienza, per diplomatici, militari, personale medico e sanitario, autotrasportatori, lavoratori transfrontalieri. E’ consentito ai cittadini UE, anche in transito, di fare rientro nei loro Paesi, a condizione che siano asintomatici e che escano dal Paese in giornata. I cittadini stranieri, che rientrino nelle categorie di cui sopra, provenienti da una serie di Paesi di cd. “Categoria 1”, tra cui l’Italia, possono entrare nel Paese solo a condizione di sottoporsi a quarantena obbligatoria di 14 giorni in struttura ospedaliera. Cittadini stranieri e croati provenienti da una serie di altre regioni considerate a rischio (vi è inclusa in pratica tutta l’Europa) potranno invece entrare a condizione di porsi in auto-isolamento domiciliare per 14 giorni.

Le direttive generali su quarantena e isolamento prevedono delle eccezioni per i trasportatori di merce, sia via tir che via nave che su ferrovia. Per ulteriori informazioni sulle misure adottate, si rimanda al sito dell’Ambasciata d’Italia a Zagabria (https://ambzagabria.esteri.it/ambasciata_zagabria/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/2020/04/emergenza-coronavirus-aggiornamento.html) e al sito del Ministero degli Esteri croato (http://www.mvep.hr/en/info-servis/press-releases/,32735.html).

Grecia

20.4.2020

E’ stata disposta la chiusura dei confini terrestri con Albania e Macedonia del Nord. Le autorità locali hanno previsto l’adozione di misure preventive e di controllo per evitare la diffusione del contagio. Il 16 marzo hanno annunciato che chi farà ingresso in Grecia dall’estero dovrà sottoporsi a misure di autoisolamento per 14 giorni. In caso di violazione dell’isolamento obbligatorio è prevista una sanzione di 5.000 euro. Per maggiori dettagli consultare il sito dell’Ambasciata d’Italia ad Atene (https://ambatene.esteri.it/ambasciata_atene/it/ambasciata/coronavirus-covid-19-situazione.html)

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