La questione del “contributo” ART – Autorità di Regolazione dei Trasporti. Una “mera” tassa sull’esercizio dell’attività di autotrasporto.

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Sono, ormai, alcuni anni che la questione dell’assoggettamento delle imprese di autotrasporto al Contributo ART, la sua determinazione ed il successivo versamento, impegna le imprese e l’attività delle Associazioni di rappresentanza del settore, sia dal punto di vista legale, sia da quello essenzialmente sindacale.

Le azioni di contrasto alla richiesta del versamento del contributo da parte dell’ART – Autorità di Regolazione dei Trasporti, alle imprese di autotrasporto, parevano aver sortito effetto positivo. Le sentenze emesse sulla questione dalla Corte Costituzionale nel 2017 e le molte pronunce del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte sulla questione – competente in quanto l’Autorità ha la propria sede a Torino – sembravano aver avviato il tutto verso una soluzione ottimale per le imprese di Autotrasporto. Invece, l’emanazione nel 2018 del cosiddetto Decreto Morandi, ha cambiato lo scenario. Una modifica alla norma in vigore in materia– l’articolo 37 – Liberalizzazione del settore dei trasporti – comma 6 – lettera b) del  decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214 – ha esteso il pagamento del contributo, fino ad allora imputabile ai “gestori” delle infrastrutture e dei servizi regolati, agli operatori economici operanti del settore trasporto. Una ridefinizione dei soggetti “colpiti” dall’onere, traducibile con il termine “fruitori” che ricomprende, inevitabilmente, l’Autotrasporto su strada.

Tutto ciò, nonostante una ulteriore pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte degli ultimi mesi dell’anno 2019, tra le motivazioni evidenziasse la differenza tra “soggetti regolati” e “ soggetti beneficiari” delle funzioni regolatorie dell’Autorità che, in assenza di concrete azioni regolatorie, non può essere risolta tramite l’uso di definizione generiche dell’ambito di applicazione dei provvedimenti (es.: operatori economici operanti nel settore del trasporto). Un esercizio verbale che ha trasformato il “contributo” in una mera “tassa” per l’esercizio dell’attività.

Notizia integrale in allegato


Per maggiori informazioni contattare Maria Chiara Minetti referente dell’Ufficio Economico

Mail: chiara.minetti@gia.pr.it – Tel. 0521/2262 (centralino).

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