Regione Emilia-Romagna e Pmi: strategie, bandi, aeroporto e nuove sfide

11 Dicembre 2025

Seguici anche su

Facebook
YouTube
LinkedIn
Instagram

Una serata intensa, concreta e partecipata quella che ieri ha animato la Sala Aurea della Camera di commercio dell’Emilia, dove – con il sostegno di Iren, WeMay, Seitel e Tim Business – il Gruppo Imprese Artigiane ha organizzato l’incontro “Regione Emilia-Romagna: quali programmi e progetti per le Pmi”.
Un confronto serrato tra il presidente della Regione Michele De Pascale e il presidente GIA Giuseppe Iotti, che ha dato voce alle preoccupazioni ma anche alle opportunità che attraversano oggi il mondo produttivo.

Ad aprire la serata è stato Stefano Landi, presidente della Camera di commercio dell’Emilia, che ha rimarcato come la sede camerale sia “la casa delle imprese”, il luogo naturale dove discutere di sviluppo e visione. Landi ha ricordato che il 2025 mostra segnali contrastanti: «A Parma la produzione industriale è calata dello 0,9%, mentre il fatturato cresce del 3,1%. L’artigianato manifatturiero arretra dell’1,7%, anche se l’export dà segnali incoraggianti». Per Landi, è il momento «di fare ogni sforzo possibile per invertire il trend, attraverso un patto forte e pragmatico tra istituzioni, amministrazioni locali e sistema imprenditoriale, e l’incontro di stasera ne è un esempio».

È seguito il saluto dell’assessore comunale Francesco De Vanna, che ha evidenziato «la straordinaria qualità del tessuto imprenditoriale parmigiano», capace di reggere anche alle turbolenze internazionali, come quelle legate ai dazi. «Le nostre imprese – ha detto – sanno coniugare radici solide e vocazione globale, un’identità artigianale glocal che va accompagnata con politiche di innovazione, sostenibilità e alleanze territoriali».

Cuore della serata, il dialogo tra De Pascale e Iotti è entrato subito nel vivo. Il presidente GIA ha messo sul tavolo un tema sentito da molte imprese: la scarsa partecipazione ai bandi regionali. «Abbiamo bandi utili, ma spesso non pienamente sfruttati. Serve capire come renderli più accessibili per Pmi e artigiani», ha osservato Iotti, citando in particolare digitalizzazione, internazionalizzazione e supporto alle start-up.

De Pascale ha raccolto la sollecitazione: «Sulla digitalizzazione abbiamo erogato 50 milioni di euro e altri 90 arriveranno nel prossimo biennio. In Emilia 4.000 imprese hanno già beneficiato dei fondi. Occorre colmare il divario tecnologico: chi non adotta innovazione e IA rischia di restare fuori dal mercato».

Proprio in questo contesto, è emerso anche un ragionamento più ampio sul tema dimensionale. Il tessuto produttivo emiliano-romagnolo è composto in prevalenza da Pmi, e la storia economica del territorio dimostra che anche realtà “piccole” possono essere altamente concorrenziali. Oggi però questa forza deve accompagnarsi anche alla capacità di condividere progetti, fare squadra e – dove possibile – crescere leggermente di dimensione. È una condizione che facilita l’accesso ai bandi e rende più efficace la partecipazione alle politiche europee, che adottano criteri dimensionali diversi dai nostri. Un esempio riguarda il commercio: alcuni bandi regionali non possono sostenere la singola attività, ma finanziano invece progetti collettivi come quelli dei centri commerciali naturali. Una dimostrazione concreta che la collaborazione apre porte che da soli restano più difficili da varcare.

Riguardo ai prossimi bandi, De Pascale ha confermato il percorso: «Continueremo a finanziare internazionalizzazione, aggregazioni tra imprese e progetti condivisi: piccoli sì, ma forti quando lavorano insieme». E ha lanciato un appello: «Speriamo che dopo il 2027 la programmazione resti regionale: un bando scritto a Roma non sarebbe tagliato adeguatamente per le specificità dell’Emilia-Romagna, costituita prevalentemente da Pmi».

Tema chiave, anche quello dell’energia. «Dobbiamo ridurre la CO₂, sì, ma anche la bolletta – ha detto il presidente –, spingendo sulle rinnovabili e sulle comunità energetiche. L’autoproduzione nelle aree artigianali può diventare una vera leva di competitività». Chiara anche la posizione sugli investimenti: «Non abbiamo bisogno di sostituire campi agricoli con pannelli solari di operatori stranieri. Vogliamo un modello sostenibile e coerente con il territorio».

Uno dei nodi strategici è poi quello della manodopera. «Con una denatalità che dura da vent’anni – ha spiegato De Pascale – occorre un approccio serio e regolato all’immigrazione. Servono formazione linguistica e percorsi di inserimento per colmare i vuoti occupazionali che le imprese già sentono». A proposito Iotti ha ricordato alcune esperienze locali, come Automation Farm e Food Farm, esempi di collaborazione concreta tra aziende e sistema scolastico: «Modelli che qualificano le competenze e rispondono ai fabbisogni reali delle imprese», ha sottolineato.

Una parentesi è stata dedicata anche al comparto edile, che negli ultimi anni ha vissuto oscillazioni rilevanti. De Pascale ha richiamato «un percorso segnato prima da una forte espansione, poi dallo shock della crisi del 2008, e successivamente dagli effetti straordinari – e non sempre lineari – del Superbonus 110%». Da qui la sua considerazione: «È evidente che il settore ha bisogno di strumenti più stabili e programmabili, non di interventi emergenziali che creano incertezza. Serve una visione che permetta di pianificare davvero il futuro».

Sul finale, inevitabile il tema aeroporto, rilanciato da Iotti. De Pascale ha ribadito la posizione della Regione: «L’Emilia-Romagna vuole mantenere vivi tutti e quattro gli scali. A Parma riconosciamo l’atto di grande responsabilità degli industriali che lo stanno sostenendo. Il trend dei voli è in crescita: sarebbe una perdita enorme non avere un aeroporto efficiente nell’Emilia occidentale». E poi ha accennato ad alcuni strumenti allo studio, come l’abolizione delle tasse aeroportuali per i tre scali minori, e una quota di risorse di marketing orientate verso le compagnie aeree per promuovere i collegamenti. «Non sappiamo se basterà, si tratta di una partita sfidante ma vogliamo giocarla con determinazione, insieme», ha concluso.

 

Chiedi informazioni e scopri tutti i vantaggi per gli associati GIA

Scopri di più

Contenuto protetto

Per poter visualizzare il contenuto è necessarrio effettuare il login.

Facebook
YouTube
LinkedIn
Instagram