Minimali e massimali di retribuzione anno 2020

13 febbraio 2020

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L’Inps, con circolare n. 9 del 29 gennaio u.s, ha comunicato i valori dei minimali e dei massimali di retribuzione validi, ai fini del calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza sociale, a partire dal 1°gennaio u.s. Di seguito, evidenziamo gli aspetti più rilevanti delle istruzioni operative emanate dall’Inps.

Minimali di retribuzione giornaliera

Come noto, la retribuzione da assumere come base per il calcolo dei contributi di previdenza e di assistenza, non può risultare inferiore all’importo delle retribuzioni stabilito da leggi, regolamenti o contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative su base nazionale. Tale obbligo riguarda tutti i datori di lavoro, a prescindere dall’adesione alla disciplina della contrattazione collettiva.

Per l’anno 2020, la misura del limite minimo di retribuzione giornaliera per la generalità dei lavoratori dipendenti risulta pari ad euro 48,98, mentre per i lavoratori con qualifica di dirigente, il minimale giornaliero ammonta ad euro 135,48.

Lavoratori a tempo parziale

Anche per i rapporti di lavoro a tempo parziale, i contributi devono essere calcolati su una retribuzioneoraria non inferiore all’importo che si ottiene moltiplicando il minimale giornaliero di euro 48,98 per le giornate lavorative settimanali ad orario normale (sei), e dividendo il risultato ottenuto per le oresettimanali previste dai contratti nazionali di categoria per i lavoratori a tempo pieno.

Aliquota aggiuntiva 1%

La prima fascia di retribuzione pensionabile è stata determinata per l’anno 2020 in € 47.379,00. Pertanto, l’aliquota aggiuntiva dell’1% deve essere applicata sulla quota di retribuzione eccedente tale tetto retributivo che, rapportato a dodici mesi, è pari a € 3.948.

Limite retributivo per copertura assicurativa

Il limite minimo di retribuzione per l’accreditamento della contribuzione obbligatoria e figurativa – fissato nella misura del 40% del trattamento minimo pensionistico (per il corrente anno, pari a 515,58 euro mensili) – ammonta a 206,23 euro settimanali. Qualora la retribuzione settimanale risulti inferiore al predetto importo, ne deriverà una proporzionale contrazione del periodo utile ai fini pensionistici.

Massimale annuo della base contributiva e pensionabile

Il massimale annuo della base contributiva e pensionabile per i lavoratori iscritti successivamente al 31 dicembre 1995 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che optano per la pensione con il sistema contributivo, è pari ad € 103.055.

Importi che non concorrono a formare il reddito da lavoro dipendente

Nella tabella seguente, si riportano gli importi degli elementi retributivi che, sempre per l’anno 2020, non concorrono alla determinazione della retribuzione imponibile ai fini contributivi.

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Regolarizzazione relativa al mese di gennaio 2020

Qualora per il versamento dei contributi di gennaio c.a non si sia potuto tenere conto dei valori contributivi aggiornati, si potrà provvedere alla regolarizzazione entro il 16 aprile p.v.

Per gli ulteriori approfondimenti, si rimanda alla lettura della nota Inps.

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