Rapporti UE-Vietnam: OK del Parlamento Europeo agli accordi su libero scambio e protezione investimenti

18 febbraio 2020

 

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Si avvicina l’entrata in vigore degli Accordi commerciali tra l’Unione Europea e il Vietnam. Nei giorni scorsi il Parlamento europeo ha approvato i due Agreement firmati lo scorso luglio ad Hanoi. Le prossime tappe prevedono adesso la conclusione formale dell’accordo commerciale da parte del Consiglio e lo scambio reciproco di notifiche sulla chiusura delle rispettive procedure, tra le due parti. A quel punto l’Accordo commerciale entrerà in vigore. Per quanto riguarda invece l’Accordo sulla protezione degli investimenti, per la sua entrata in vigore sarà necessaria anche la ratifica da parte dei parlamenti degli Stati membri dell’UE.

L’Accordo di libero scambio

Il primo dei due agreement firmati a luglio 2019 ad Hanoi prevede anzitutto la soppressione immediata di una parte consistente dei dazi doganali attualmente esistenti. Una volta ratificato, infatti, l’Accordo garantirà l’immediata cancellazione delle tariffe doganali per:

  • il 65% delle esportazioni europee verso il Vietnam, mentre per il resto delle merci (come motocicli, automobili, prodotti farmaceutici, prodotti chimici, vini, pollo e carne di maiale) la soppressione sarà più graduale ed avverrà in un arco temporale di 10 anni;
  • il 71% delle esportazioni vietnamite verso l’UE, mentre una restante parte di prodotti sarà esentata in maniera progressiva nel corso di sette anni. Alcune esportazioni vietnamite come riso, aglio o uova, invece, saranno esentate solo in maniera limitata.

L’Agreement, inoltre, comporterà il riconoscimento da parte vietnamita di 169 indicazioni geografiche europee, come il parmigiano reggiano e lo champagne. Stessa tutela riceveranno anche 39 prodotti vietnamiti sul mercato UE. Infine, una volta in vigore, l’Accordo tutelerà maggiormente anche le attività delle imprese europee nel settore dei servizi, così come la possibilità di partecipare agli appalti pubblici emanati dalle autorità vietnamite.

L’Accordo per la protezione degli investimenti

L’altro accordo siglato nella capitale vietnamita a inizio luglio 2019 riguarda, invece, la messa a punto di un sistema per la protezione degli investimenti esteri, attraverso la creazione di un sistema giudiziario in materia, composto da giudici indipendenti che interverranno sulle eventuali controversie tra investitori e lo Stato. Si tratta di un testo che, rispetto a quello commerciale, prevede un iter di ratifica più lungo. Oltre infatti al via libera da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, l’Accordo dovrà essere ratificato anche dagli Stati membri.

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