20 settembre 2021
Gentili Associati,
ci è stato segnalato da diversi imprenditori che in questi giorni stanno ricevendo mail da parte di società che si occupano di Medicina del Lavoro che si stanno dichiarando disponibili ad effettuare, a pagamento, test sierologici per verificare la situazione anticorpale dei propri dipendenti.
Tale iniziativa dichiara la finalità di poter disporre delle informazioni necessarie ad una corretta organizzazione del personale nell’imminenza dell’obbligo di presentazione del Green Pass da parte di tutti i lavoratori.
Vorremmo sottolineare come tale iniziativa ci sembra priva di fondamento e inutilmente costosa per le aziende che decidessero di aderirvi. E ciò per due motivi principali:
- La verifica della validità del Green Pass, che sarà obbligatorio dal prossimo 15 ottobre (salvo modifiche da parte del Parlamento), è di per sé strumento di garanzia che il collaboratore che accede in azienda è stato vaccinato o ha effettuato un tampone che è risultato negativo nelle precedenti 48/72 ore. Questa indicazione è stata considerata da parte delle autorità scientifiche sufficiente per far accedere in sicurezza ai luoghi di lavoro. Inoltre il Garante per la Privacy ha giudicato come la verifica del Green Pass non pregiudichi affatto la tutela dei dati personali dei lavoratori.
- La comunità scientifica ha da tempo sottolineato come l’effettuazione di test sierologici per individuare la carica anticorpale dell’organismo successivamente all’inoculazione del vaccino sia inutile e fuorviante.
Abbiamo ritenuto quindi corretto e doveroso questo approfondimento per fare chiarezza su un argomento che già ha creato problemi all’economia e al lavoro delle aziende, senza che vi sia la necessità di alimentare ulteriore confusione e, soprattutto, inutili costi a carico di imprese che hanno già pagato prezzi salatissimi a causa di questa epidemia.
