Contributi agli investimenti per l’autotrasporto: il punto della situazione

 

Si ritiene utile fare un punto della situazione sui provvedimenti riguardanti i contributi ministeriali agli investimenti per l’autotrasporto.

Investimenti 2016 – In base al DM 19 luglio 2016, avente uno stanziamento di 25 milioni, sono state presentate – alla scadenza del 15 aprile 2017 – 1.565 domande, tre volte superiori rispetto a quelle del 2015.

L’istruttoria delle domande è stata pertanto più lunga di quella dell’anno precedente ed è terminata a fine 2017.

Riguardo ai contributi, la RAM S.p.A., che gestisce le pratiche per conto del Ministero ha affermato che questi verranno riconosciuti in misura piena per:

  • l’acquisizione degli autoveicoli a trazione alternativa,
  • per gli euro 6 di massa superiore a 11,5 ton. con contestuale rottamazione di autoveicoli di pari massa e
  • per il gruppo di acquisizione di un portacasse con 8 casse mobili.

Per i rimorchi e semirimorchi per trasporto combinato si ha invece una riduzione del beneficio previsto, causa l’eccesso di richieste presentate rispetto allo stanziamento.

Riduzione che al momento non è ancora possibile determinare in quanto, per effetto della sentenza del TAR del Lazio n. 9624/2017, è stato annullato il contributo per l’acquisizione di autoveicoli Euro 6 legato all’esportazione di autoveicoli di pari massa verso Paesi extra-UE, e quindi gli importi di detti contributi dovrebbero in parte sanare l’eccesso di richieste registrato su rimorchi e semirimorchi.

Avverso la sentenza del TAR del Lazio, il Ministero ha proposto, già ad inizio 2018, appello al Consiglio di Stato. Appello che non è stato ancora discusso e ciò ha determinato un ulteriore slittamento dei tempi di pagamento per molti contributi, la cui situazione è, al momento, la seguente:

  • 365 imprese sono state già pagate;
  • 500 aziende risultano invece bloccate, in quanto hanno chiesto interamente o parzialmente, benefici per l’acquisizione di autoveicoli euro 6 a fronte di esportazione di vecchi automezzi verso paesi extra-UE;
  • 700 imprese infine sono in procinto di ricevere il contributo e questo verrà erogato – sempre secondo indicazioni forniteci per le vie brevi dal Ministero – entro la primavera.

Investimenti 2017 – In forza del DM 20 giugno 2017 sono state presentate, alla scadenza del 15 aprile 2018, 2.048 domande.

Il Ministero ha infine provveduto a chiedere, dal punto di vista contabile, l’impegno dello stanziamento previsto per i contributi sopra indica, con un decreto che indica la lista delle singole imprese beneficiarie ed il relativo importo. Si allega copia di tale lista, facendo presente che non è definitiva, in quanto l’istruttoria finale di tutte le domande non è ancora stata completata.

Investimenti 2018 – Con DM 20 aprile 2018 e relativo decreto attuativo 5 luglio 2018 (entrambi su gazzetta ufficiale n. 163 del 16 luglio 2018) il Ministero dei Trasporti ha stanziato 33,6 milioni per i contributi agli investimenti 2018.

Analogamente all’anno precedente, lo stanziamento complessivo è stato ripartito assegnando

  • 9,6 milioni agli autoveicoli nuovi di fabbrica a trazione alternativa (metano CNG; gas naturale liquefatto, ibridi o full electric);
  • 9 milioni agli autoveicoli euro 6 di massa complessiva pari o superiore ad 11,5 ton. con rottamazione di autoveicoli vecchi di pari massa;
  • 14 milioni per rimorchi e semirimorchi per trasporto combinato marittimo o ferroviario;
  • 1 milione per i gruppi di 8 casse mobili con un portacasse.

Il termine di scadenza per le domande è stato fissato a lunedì 15 aprile 2019. Non si sa, al momento, quante domande sono state presentate e se queste sono inferiori a quelle dello scorso anno (considerata anche la frenata delle vendite di automezzi, rimorchi e semirimorchi registrata dalle case costruttrici negli ultimi due mesi).

Investimenti 2019 – Il contributo per i prossimi investimenti delle aziende dipenderà dalla ripartizione delle risorse disponibili quest’anno per il settore.

Una prima riunione con la Direzione generale competente del Ministero si è già svolta, il 6 febbraio scorso, ma questa è terminata con un nulla di fatto, in quanto le Associazioni di Conftrasporto, in pieno accordo con le altre, hanno chiesto di coinvolgere nella discussione i vertici politici del Ministero, al fine di ottenere uno stanziamento complessivo adeguato a soddisfare le esigenze delle imprese di autotrasporto.

Si fa quindi riserva di comunicare gli esiti della questione.

 

 

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