Decreto crescita: il Governo anticipa il contenuto delle misure adottate  

11 aprile 2019

 

 

Nel corso del Consiglio dei ministri tenutosi in data 4 aprile scorso, è stato approvato il decreto legge recante “Misure urgenti per la crescita economica”.

Nel provvedimento in parola sono presenti diverse disposizioni in materia di sgravi e incentivi fiscali, rilancio degli investimenti privati e tutela del made in Italy nonché ulteriori misure per la crescita.

In attesa che lo stesso venga pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in modo tale da poterlo attentamente verificare, si ritiene al momento opportuno anticipare, per quanto riguarda l’ambito fiscale, le principali misure adottate:

  • reintroduzione, a favore dei titolari di reddito d’impresa e degli esercenti arti e professioni, del super ammortamento per i beni strumentali nuovi. La riproposta agevolazione, con riferimento alla quale è confermata la misura del 30% e l’esclusione per i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164, comma 1, Tuir, presenta tuttavia delle novità rispetto al passato, essendo limitata alla quota di investimenti di importo fino a 2,5 milioni di euro;
  • revisione della mini-Ires, introducendo notevoli semplificazioni. La nuova aliquota ridotta Ires, secondo le bozze di decreto diffuse nei giorni scorsi, potrà essere applicata a tutti gli utili reinvestiti, indipendentemente dalla destinazione specifica degli stessi;
  • maggiore deducibilità dell’Imu dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo prevedendo ora, rispetto alla deducibilità del 40% già prevista dalla legge di bilancio per il 2019, quanto segue:
    • la deducibilità dell’Imu per gli immobili strumentali nei limiti del 50% per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2018 (quindi sin dall’anno 2019, per i soggetti con esercizio coincidente con l’anno solare);
    • a regime, la deducibilità dell’Imu al 60%, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019 (2020 per i soggetti con esercizio coincidente con anno solare);
  • semplificazione delle procedure di accesso al regime di patent box;
  • nuova disciplina del credito d’imposta per ricerca e sviluppo;
  • rafforzamento delle misure agevolative per gli impatriati e per il rientro dei cervelli;
  • introduzione dell’obbligo, per i contribuenti in regime forfetario, di effettuare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati. La bozza di decreto, pertanto, semplifica gli adempimenti per i lavori dipendenti, i quali non saranno obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi;
  • tassazione di favore per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare;
  • rivisitazione del “sisma bonus“, con estensione alle zone 2 e 3 di rischio sismico dell’agevolazione oggi prevista solo per gli edifici in zona 1. I contribuenti potranno inoltre ricevere dal fornitore, in luogo della ordinaria detrazione decennale, un immediato sconto sul corrispettivo previsto, che potrà essere recuperato dal fornitore stesso sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo.
  • per gli interventi di efficienza energetica (eco bonus) e per quelli antisismici, possibilità di optare, in luogo delle detrazioni fiscali, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato da chi ha eseguito i lavori. I contribuenti potranno infatti ricevere dal fornitore (analogamente agli interventi per il sisma bonus), in luogo della ordinaria detrazione decennale, un immediato sconto sul corrispettivo previsto, che potrà essere recuperato dal fornitore stesso sotto forma di credito d’imposta, da utilizzare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo.
  • incentivi per le operazioni di aggregazione aziendale;
  • nuova disciplina per la vendita di beni tramite piattaforme digitali;
  • nuovo regime fiscale per gli strumenti finanziari convertibili;
  • possibilità per gli enti territoriali di introdurre la definizione agevolata, con esclusione dal pagamento delle sanzioni, per le proprie entrate, anche tributarie, non riscosse a seguito di ingiunzione notificata negli anni 2000-2017.

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