Commento del Presidente GIA Giuseppe Iotti a due articoli del quotidiano “Repubblica” su Futuro del lavoro e 5G

14 febbraio 2020

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Il Presidente GIA Giusppe Iotti Propone una riflessione su questi due articoli:

https://www.repubblica.it/economia/miojob/2020/02/09/news/il_futuro_dellavoro-246973725/?ref=drac-2

https://parma.repubblica.it/cronaca/2020/02/14/news/parma_in_arrivo_il_5g_in_commissione_i_timori_del_comitato_di_cittadini-248557367/

Secondo il primo articolo, e del resto è quel che si legge di frequente, il mercato in un futuro molto prossimo sarà particolarmente stressante per le aziende e per i loro lavoratori. Entrambi si dovranno confrontare con grandi cambiamenti tecnologici, in cui saranno protagonisti ulteriore digitalizzazione, intelligenza artificiale, robotizzazione, sistemi di comunicazioni in grado di reggere un traffico pesante e veloce di dati. Questa situazione è in buona misura già presente nei paesi occidentali più avanzati tecnologicamente del nostro, si intende nella media, perché in Italia abbiamo già diverse punte di diamante di questo genere.

Uno strumento indispensabile per confrontarsi col mercato internazionale è appunto una rete di comunicazioni evoluta come il 5G.

Come appena detto, non solo le nostre PMI, ma anche i nostri lavoratori si dovranno confrontare con questo quadro. Non solo noi imprenditori, ma soprattutto i nostri lavoratori hanno ed avranno come strumento una formazione professionale continua, e, per di più, lo dovranno fare fino ad un’età pensionabile presumibilmente superiore a quella attuale.

A fianco di questo articolo, che, purtroppo o per fortuna secondo diversi punti di vista, contiene indubbiamente molta verità, leggiamo l’altro, preso dalla cronaca locale.

Qui c’è un gruppo di cittadini che si confronta con la politica, supportato anche da alcuni tecnici, ma contestato da altri, sulla presunta pericolosità della diffusione del sistema 5G. Dichiaratamente dicono che non si conoscono gli effetti sulla salute del 5G, per cui esso non va adottato. Probabilmente dobbiamo aspettare alcuni anni per vedere che effetto farà sugli abitanti della Norvegia o della Svizzera.

Intanto ci consoleremo offrendo ai turisti stranieri, si spera anche a molti cinesi una volta riabilitati, spaghetti, pizza, e musica tipica napoletana fatta con chitarre e mandolini. Ci si aspetta che molti lavoratori vengano assorbiti da questo settore, si spera con paghe molto più elevate delle attuali (il settore turistico è quello che presenta oggi i salari mediamente più bassi), e che, grazie alla mancata adozione del sistema 5G, la vita media degli italiani si allunghi ulteriormente, essendo già, grazie alla suddetta dieta mediterranea, la più alta del mondo.

 

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