Lettera del Presidente Giuseppe Iotti agli Associati – Natale 2019

09 dicembre 2019

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Gentili Colleghe e Colleghi imprenditori,
questa lettera è per Voi che non ho avuto la possibilità di incontrare durante la nostra riuscita festa di alcuni giorni fa. So che per molti di noi, anche nel periodo di poco precedente alle feste, c’è molto da fare in azienda, e per certi aspetti, meglio così!

Speriamo però che, con l’arrivo del Santo Natale, ci sia più spazio per stare con le nostre famiglie, specie con i figli che sono il nostro futuro, e anche con noi stessi, per prenderci un momento di riflessione che è così difficile avere durante l’anno, in cui c’è sempre qualcosa di immediato a cui pensare.

La nostra vita di imprenditori, infatti, è sempre uno sfogo legittimo, è resa difficile non tanto dal nostro lavoro in sé stesso, ciò che svolgiamo con passione e soddisfazione, ma dai mille problemi collaterali che in buona parte non dovrebbero nemmeno esistere. La burocrazia è sempre in aumento, anche se in modo comico ogni governo parla di semplificazione. Per esempio, ora diverse aziende come la mia devono nominare un revisore dei conti, la cui utilità è discutibile, se non per la categoria dei revisori, ed il costo certo.

Un tema su cui dedichiamo tempo che andrebbe meglio speso è quello per cui, una volta finito e consegnato un lavoro fatto bene, i nostri clienti si permettono di pagarci solo dopo essere stati sollecitati, magari molte volte. Se poi si tratta di cliente pubblico, sappiamo cosa vuole dire. Se è una grande azienda, talvolta non si trova il referente, o cade la linea. Quasi viene da pensare che l’Italia sia un paese povero, retto tutto sul debito, ma questo è vero solo per lo Stato, per il resto risulta che gli italiani abbiano una montagna di contante, che però a quanto pare fatica a raggiungere le nostre PMI.

Il quadro, dunque, anche quest’anno, non è di quelli facili. Rileggevo la lettera dello scorso anno, quando citavo la discussione allora in corso sulla manovra finanziaria, e quest’anno siamo ancora qui, allo stesso punto, con una classe politica che alza la voce in misura inversamente proporzionale a quanto alti sono i contenuti che propone. Noi, se non altro per educazione, non ci rivolgiamo di solito così alle controparti.

Ma non è il caso di angustiarci, gli imprenditori devono essere gli ultimi a perdere la speranza, e ad avere fiducia in un futuro migliore. E poi, darwinianamente, chi ha resistito si è ormai abituato. Infatti la recente indagine sull’economia locale, sui “Top 500”, descrive un buon momento per le aziende, specie le PMI, inclusa una ripresina nel settore dell’edilizia e costruzioni. Si potrebbe osservare però che riflette i bilanci del 2018, non quelli di quest’anno, laddove ora sorgono fondate preoccupazioni. Ma se non serve dormire sugli allori, nemmeno serve piangersi addosso, e non è il nostro stile.

L’associazione vive lo stesso clima dei singoli imprenditori: è la loro comunità. Quest’anno abbiamo fatto tante iniziative, non con lo scopo di visibilità, ma per renderci concretamente utili ai soci. Certamente da tanti anni il lavoro quotidiano della nostra struttura (inclusi Cisita, Fiasa, Ceip) è stato utile per tante nostre imprese. Lavoriamo perché lo sia sempre di più, che è una sfida, perché il mondo che ci circonda non smette di cambiare. Si pensi a tutta la frontiera della digitalizzazione, di cui un assaggio è la fatturazione elettronica, ma ci sono i rischi e le opportunità offerte dai social, dall’e-commerce, e altri temi che abbiamo trattato in apposite iniziative.

Continua il lavoro con l’Università e la scuola; in particolare è partita la bella iniziativa di Food Farm 4.0. Continuiamo a chiedere attenzione alla legalità nel mercato alle autorità competenti.

Di recente abbiamo offerto un contributo alla costruzione del nuovo polo oncologico.

Stiamo impegnandoci nell’organizzazione delle mostre che faremo nel quadro di Parma capitale della cultura 2020. Le nostre aziende hanno risposto con generosità nel sostenerle, ma per loro sarà un’occasione di visibilità, e di poter sfruttare le mostre per proprie iniziative che saranno qualificanti in quelle importanti cornici. Non mi dilungo oltre, conto che Voi stessi abbiate apprezzato quella parte di attività che Vi riguarda, e continuiate a farlo nel nuovo anno che sarà anch’esso denso di iniziative.

Ora è il momento, come dicevo all’inizio, di pensare a un po’ di meritato riposo. Il Santo Natale sarà per tutti occasione di socialità ma anche di riflessione, e per i credenti di spiritualità. Le aziende sono in ultima analisi comunità di persone, e l’ambiente in cui operano è fatto di persone, non sono meccanismi automatici, anche se oggi spesso sono molto tecnologizzate, ed è bene che le siano. Il fattore umano ci sarà sempre, per fortuna. E’ a quello che prima di tutto dobbiamo guardare, senza di esso il resto non ci sarebbe.

Quindi, tanti auguri a tutti Voi e alle Vostre famiglie, ed un arrivederci ad un anno nuovo ancora pieno di passione per il lavoro e di meritate soddisfazioni.

Giuseppe Iotti

Presidente Gruppo Imprese Artigiane

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