Trattative rinnovo CCNL 4 Febbraio 2014 Settori Moda e Abbigliamento

Come previsto, venerdì 9 settembre u.s., tra le delegazioni ristrette di SMI e FemcaCisl, Filctem-Cgil, Uiltec-Uil si è svolto un incontro, con l’obiettivo di condividere le rispettive valutazioni sugli approfondimenti tematici svolti nei precedenti incontri e concordare i passi successivi del negoziato.

A tal fine, SMI ha precisato ed esplicitato la propria posizione circa l’impostazione di fondo che ha inteso dare al rinnovo contrattuale fin dal primo incontro del 20 aprile u.s. : il periodo di deflazione, che ha caratterizzato lo scorso triennio di vigenza contrattuale 2013-2015, ha comportato un rilevante scostamento tra gli indici di inflazione previsti, sui quali era stato calcolato il progressivo incremento dei minimi contrattuali, e quelli effettivamente realizzati.

Tale fatto, incontestabile e quantitativamente molto rilevante, porta a considerare ingiustificati gli ulteriori incrementi dei minimi contrattuali richiesti dal sindacato, per quanto SMI abbia assicurato la propria disponibilità a definire nuove modalità di adeguamento dei salari anche nel corso della vigenza contrattuale nel caso si verificassero inattese spinte inflazionistiche (secondo un meccanismo di verifica ex-post).

Pertanto, SMI ha confermato che la dinamica reale delle retribuzioni dovrà essere demandata alla contrattazione aziendale, con l’obiettivo di legare sempre più il livello dei salari all’andamento della produttività effettiva.

Mentre, per le situazioni aziendali in cui la contrattazione aziendale non viene svolta, SMI ha riaffermato la disponibilità ad una revisione dell’”elemento perequativo”.

A fronte del sostanziale contenimenti dei costi economici del rinnovo contrattuale, la delegazione imprenditoriale ha confermato nuovamente la disponibilità a qualificare il CCNL con alcune proposte di rafforzamento del welfare contrattuale, sulla previdenza complementare, con l’obiettivo di aumentare il tasso di adesione a Previmoda da parte dei lavoratori del settore, e sull’assistenza sanitaria integrativa, con la costituzione di un nuovo Fondo bilaterale settoriale o intersettoriale a ciò dedicato.

Infine, SMI ha ulteriormente insistito sulla necessità di qualificare il rinnovo del Contratto nazionale con incisivi interventi di modifica e aggiornamento della Parte normativa, sia per adeguare la disciplina contrattuale alle nuove norme di legge approvate dal Parlamento negli ultimi anni, sia per modificare significativamente alcuni istituti contrattuali ormai obsoleti e quindi non più rispondenti alle nuove esigenze organizzative delle aziende del settore.

Le organizzazioni sindacali, preso atto della posizione complessiva di SMI, hanno dichiarato inaccettabili le proposte imprenditoriali per il rinnovo del contratto.

Ciò, in particolare, con riferimento alla parte economica del CCNL, la cui impostazione non condivisa impedisce anche il necessario approfondimento delle proposte e dei temi normativi più rilevanti.

Al termine della riunione, preso atto delle profonde divergenze emerse, le parti hanno concordato una pausa di riflessione nel negoziato, per permettere a ciascuna organizzazione una verifica delle proprie posizioni.

Pertanto, si è definito un nuovo incontro sempre a delegazioni ristrette per il giorno 4 ottobre

Numero 140/1032
Data mercoledì 28 settembre 2016

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